Come diventare imprenditori: il coraggio di inseguire i propri sogni

Dietro ogni impresa di successo c’è qualcuno che ha preso una decisione coraggiosa.

cit. Peter Ferdinand Drucker

Se vuoi diventare un imprenditore, devi essere intraprendente, devi acquisire delle competenze specifiche e devi dimostrare di avere coraggio.

A dirlo è Peter Ferdinand Drucker, scrittore ed economista austriaco naturalizzato statunitense. Lo studioso, nato a Vienna nel 1909, è tutt’oggi un riferimento nel mondo del management. Creatore del modello di lavoro “per obiettivi”, utilizzato al giorno d’oggi nelle grandi multinazionali fino alle microimprese, è considerato “il fondatore della gestione moderna”. 

Peter, in particolare, aveva compreso perfettamente come il coraggio fosse un fattore cruciale che deve scorrere nel sangue di ogni imprenditore. 

Pensi che scorra anche nel tuo sangue?

Avrai intuito l’argomento di oggi: cosa significa essere imprenditori. E quali sono le motivazioni che portano eroi come te a mettere in pista l’impresa dei tuoi sogni. 

Quindi, in questo articolo trovi:
  • Imprenditore: cos'è?
  • Cosa fa un imprenditore?
  • Le motivazioni che spingono a diventare imprenditori: oltre il rischio d’impresa
  • Pro e Contro del diventare imprenditore

 

Imprenditore: che cos’è? 

Hai mai cercato il significato di questa parola? Noi abbiamo cercato la definizione di imprenditore online ed ecco cosa abbiamo trovato. 

L’imprenditore esercita professionalmente un’attività economica organizzata al fine della produzione o dello scambio di beni o di servizi. (Art. 2082 CC).

Impiega capitali e forza lavoro al fine di creare un prodotto o un servizio, trarre profitto e generare valore. Ed è con il proprio capitale che risponde alle obbligazioni assunte dalla sua impresa.

Hai mai sentito dire ad un bambino “da grande voglio fare l’imprenditore”? Probabilmente mai. 

Questo perché a scuola non ci viene insegnato, non si è proprio educati alla “competenza imprenditoriale” (approfondisci di più questo curioso tema leggendo la nostra guida Imprenditori si nasce o si diventa).

E come ci racconta l’imprenditore digitale Marco Montemagno in "Come diventare imprenditore": perché a scuola non lo insegnano? l’imprenditore è una persona, appassionata di qualcosa, che un bel giorno ha un’idea e decide di coinvolgere altri nella sua idea per poterla realizzare. Praticamente, una persona che non rientra in una delle “categorie lavorative” disponibili e che non intende incasellarsi nelle professioni proposte dal mercato del lavoro.

 

Imprenditore: cosa fa?

L’imprenditore è dunque colui che vuole sentirsi realizzato nella vita, in modo indipendente e intraprendente, attraverso la realizzazione di un’idea propria, capace di creare occasioni per sé e per gli altri, nuovi posti di lavoro, naturalmente generando un profitto. Ma quindi cosa fa effettivamente un imprenditore?

Chiaramente ognuno svolge attività differenti, in base al suo settore di riferimento, alla grandezza della sua azienda e al numero di dipendenti che vi lavorano.

Eccoti due esempi:

Gigi il gelataio, titolare della sua impresa, si troverà magari a gestire gli ordini, i conti e si occuperà anche della vendita al pubblico. 

Howard Schultz, adesso Interim CEO di Starbucks, si occuperà di revisionare i progetti, definire le linee di investimento, ma sicuramente non della vendita diretta (anche perché servirebbero 28 720 Schultz, uno per ogni Starbucks nel mondo).

Ci sono però dei fattori comuni tra tutti gli imprenditori che scelgono di avviare un’attività e assumersi il rischio d’impresa. 

Eccoti alcuni dei principali:

  • crea posti di lavoro, assumendo nuovo personale;
  • contribuisce al reddito nazionale, creando nuove ricchezze e apportando miglioramenti nei servizi;
  • innova, si lancia in tutti i mercati e, cercando di sbaragliare la concorrenza, apporta miglioramenti a prodotti e servizi già esistenti o creandone di nuovi;
  • è fonte di ispirazione per altri aspiranti imprenditori.

Sicuramente il ruolo dell’imprenditore porta con sé responsabilità dal punto di vista legale ed economico. Assumersi il rischio d’impresa non è mai cosa da poco e proprio per questo, prima di lanciarsi in una nuova avventura, l’imprenditore deve valutare con cura la sua idea di business.

 

Le motivazioni che spingono a diventare imprenditori: oltre il rischio d’impresa 

Ecco, le motivazioni possono essere svariate, ma abbiamo deciso di riportare quelle che, nella nostra esperienza in comuni A domicilio, sono state le più gettonate. 

Leggi le motivazioni e pensa a quale rispecchia maggiormente la tua.

  • Dote innata

Ci sono persone che durante la tenera età sono subito chiamate ad affrontare innumerevoli sfide. Tuttavia, alcune di loro scoprono di essere dotate di resilienza, ambizione e determinazione senza pari. 

Per “natura acquisita”, sono naturalmente portate a trovare sempre una soluzione al problema (parola per loro inesistente nel vocabolario). Il loro motto è “crisi è opportunità”. In tal caso più che motivazione si tratta di naturale tendenza a vedere opportunità e creare occasioni!

 

  • Sei stanco di lavorare come subordinato

In un’azienda, spesso e volentieri, le persone capaci aumentano il valore della stessa. Purtroppo succede che i superiori non riconoscano il loro valore, con una paga inadeguata, ma anche non rendendoli partecipi dei successi conquistati dai subordinati stessi. Non è raro che professionisti capaci si stanchino di situazioni dove non vengono premiati o ancora peggio non hanno possibilità di crescita. 

Grazie alle loro competenze e alla loro esperienza, spesso in ambiti commerciali, riescono con coraggio a mettersi in proprio e a godere finalmente del proprio successo

 

  • Necessità di riscatto sociale

Spesso accade che l’opportunità di diventare imprenditori sia connessa alla voglia di riscatto sociale, o alla volontà di dimostrare a noi stessi che ce la possiamo fare. Magari abbiamo parenti che gestiscono imprese, magari i nostri stessi genitori, e vogliamo mostrare loro e a noi stessi che anche noi siamo capaci di inseguire i nostri sogni. 

Ricordati sempre: voler dimostrare agli altri di che pasta sei fatto può spronarti ad aprire un’impresa, ma gli imprenditori di successo vogliono dimostrare il proprio valore solo a loro stessi.

 

  • Un’idea in cui credi fermamente e che ti appassiona

Un imprenditore crede fermamente nella sua idea: è convinto della sua valenza e del suo valore, ne conosce i limiti e ci lavora per poterla migliorare sempre.

Una valutazione obiettiva dell’idea è sempre necessaria, ma l’imprenditore, in quanto promotore del progetto d’impresa, dovrà sempre proteggerla. 

Ovviamente l’imprenditore è anche spinto dalla passione e dalla curiosità per il settore dove andrà a collocarsi con la sua nuova azienda.

Ti ritrovi in una di queste motivazioni? Oppure ne aggiungeresti un’altra? Scrivi la tua idea nei commenti.

 

La figura dell’imprenditore: PRO e CONTRO

L’imprenditore, come ti abbiamo detto all’inizio, è un mestiere per persone coraggiose. Se da un lato la soddisfazione di farcela con le sole proprie forze è ineguagliabile, ci sono sempre decisioni, più o meno facili, da prendere. Decisioni che comportano determinate responsabilità 

Dunque, l’imprenditore è colui che è libero di gestire il proprio lavoro autonomamente, di portare avanti la propria idea di business coraggiosamente, e quindi veder realizzato il proprio sogno

Ma il coraggio dell’imprenditore non è il rischio economico. Il coraggio dell’imprenditore è la capacità di iniziare a rincorrere i propri sogni, verso la soddisfazione personale.

Ad ogni modo, ecco pro e contro che abbiamo trovato. Cosa ne pensi? 

❌ somma di denaro indispensabile per partire

❌ consulenze talvolta poco economiche con figure quali commercialisti, avvocati e notai (a questo aggiungi che devi anche trovare l’interlocutore giusto che conosca bene il settore in cui vuoi aprire la tua impresa, specie se si tratta di settore tecnologico e poco comune)

❌ stress, tanto stress, dovuto al rischio d’impresa e alle maggiori responsabilità

❌ lavori part-time o full-time diventano leggenda, perchè il tuo nuovo orario è 24/7

❌ gestione delle risorse umane che non sempre sono allineate alla tua mentalità

 

Ma per fortuna ci sono anche i PRO:

✅ libertà e indipendenza, non sei subordinato a nessuno 

✅ guadagni maggiori, proporzionali al successo dell’idea

✅ agevolazioni e finanziamenti (soprattutto per imprese femminili e digitali)

✅ soddisfazione e successo personali

✅ condivisione del proprio progetto d’impresa e coinvolgimento di altre persone e menti

✅ creazione di nuovi posti di lavoro e di nuove occasioni di profitto

✅ crescita personale inestimabile (dettata dall’esperienza) e acquisizione di svariate competenze (in primis il problem solving)

✅ capacità di apportare un cambiamento positivo nel mondo, lasciare un segno e ispirare altre persone a fare lo stesso

Cos’altro aggiungeresti? Scrivi i PRO e i CONTRO nei commenti.