Potere ai Piccoli!

L’Italia si divide in 20 Regioni, le quali a loro volta sono suddivise in Comuni e Città Metropolitane.

Nel corso della storia del nostro Paese, si è sempre parlato del divario socio-economico tra Nord e Sud, ma al momento la diversità di maggior calibro è quella che vige tra Piccoli Comuni e Città o grandi centri abitati. 

Nello specifico, si tratta di un notevole “Digital Divide”. Questa è la linea che marca la sostanziale differenza tra Piccoli Comuni ed il resto del Paese.

 

Andiamo per gradi: cosa s’intende con Piccoli Comuni?

“I comuni italiani sono 7.914 (dati Ancitel 2019), di cui 7.518 hanno meno di 25.000 abitanti: il 95% sul totale. Se stringiamo un po’ il cerchio, troviamo che l’84,46% ha meno di 10.000 abitanti e se stringiamo ancora, il 69,47% ha una popolazione addirittura inferiore a 5.000 abitanti.  […] Questo significa che se l’Italia vuole raggiungere standard europei, […] allora la digitalizzazione dovrà per forza passare dai piccoli Comuni.” 

Dunque, “Potere ai Piccoli!”. Se dobbiamo dirla proprio tutta, i “Piccoli” di questo caso, hanno sempre avuto un grande potere culturale e produttivo. Infatti, “dallo studio Coldiretti-Symbola del 2018 emerge che circa 93% delle produzioni tipiche nazionali nasce nei suddetti piccoli comuni. Sono state mappate circa 297 tipicità sul territorio nazionale di cui quasi 270 sono prodotte nei piccoli comuni.”

 

I Comuni fino a 5.000 abitanti sono da considerarsi dei veri e propri tesori da custodire e da sostenere. È da questi che il Nostro Paese deve ripartire

Ormai, è un dato di fatto che la crisi dovuta alla Pandemia in corso, ha cambiato completamente il modo di vivere di tutti. L’umanità intera è entrata in modalità “sopravvivenza”: quelle che erano abitudini consolidate, ovvero la “normalità”, sono mutate radicalmente. Basti pensare al mondo del lavoro in generale o all’educazione e studio: su tutti i fronti, appunto per sopravvivere, sono state adottate soluzioni digitali o che comunque prevedono l’utilizzo di mezzi tecnologici e digitali. 

“[…] molto è cambiato durante questo periodo, basti pensare all’accelerazione dell’home working che, nato per necessità, diventerà una regola per tanti a fine pandemia.  È l’istinto di sopravvivenza che ci sta guidando in questa difficile fase ma, considerato che sopravvivere rende tutti infelici, il vero obiettivo sarà di ritornare a “vivere” usando la forza della ragione.” 

C’è un aspetto che va sottolineato: i grandi centri abitati e le città metropolitane d’Italia erano avvantaggiate già da prima da soluzioni digitali, rispetto ai piccoli Comuni, ma sono quest’ultimi quelli da sostenere e rivalutare per raggiungere il fine di un paese più digitalizzato.

 

La Centralità dei piccoli comuni e la crisi del modello urbano-centrico

Tanti gli italiani che si sono spostati dal paese alla città, probabilmente proprio per una maggiore presenza di servizi, compresi quelli digitali.

Tuttavia, osservando queste grandi realtà, viene da domandarsi come mai questi servizi non vengano estesi anche ai comuni più piccoli.  

Sebbene questi piccoli comuni siano così produttivi e culturalmente ricchi “[…], ci sono purtroppo tante occasioni mancate di crescita dell’offerta turistica, di miglioramento delle comunicazioni, di nuove prospettive di lavoro per fermare l’emorragia che sta portando allo spopolamento di intere aree e alla migrazione di tanti giovani verso le aree metropolitane e all’estero”. 

Per invertire l’esodo, e scacciare lo spopolamento, occorre puntare sull’innovazione e sulla digitalizzazione di questi territori.  D’altronde, “il piano di ripartenza del Paese può considerarsi completo solo se nel suo programma troverà uno spazio adeguato anche per i piccoli Comuni.” 

Infatti, solo attraverso la pandemia, si è potuta riscoprire la centralità dei piccoli comuni. A tale proposito, sono illuminanti le parole di Massimo Castelli, il Coordinatore dei Piccoli Comuni e Sindaco di Cerignale: “La pandemia ha fatto emergere la crisi del modello urbano-centrico riportando l’attenzione […] sui singoli servizi che diciamo da tempo debbano essere il pilastro su cui si fonda l’attrattività delle comunità periferiche”.

 

Nasce Piccoli Comuni Digitali (A Domicilio) per digitalizzare l’Italia

Sicuramente, tra i servizi più richiesti e desiderati all’interno delle realtà dei piccoli comuni, troviamo quelli relativi alla compravendita online tramite e l’home delivery (consegne a domicilio). Nella maggior parte dei comuni italiani esistono servizi di questo genere – sia piattaforme (o marketplace) di e-commerce sia app di mobile commerce e delivery, dunque perché non diffondere tali soluzioni anche nei Piccoli Comuni?

In tal senso, il network di Comuni a Domicilio vuole raggiungere un nuovo traguardo: digitalizzare i comuni più piccoli lasciati indietro dal punto di vista digitale. Sebbene si tratti di comuni con poche migliaia di abitanti, parliamo di realtà produttive dotate di un potenziale inestimabile. Ecco perché nasce la formula Piccoli Comuni Digitali (A Domicilio). 

Comuni a Domicilio è l’azienda di commercio elettronico che ha a cuore il benessere del sistema economico italiano. Proprio per questo, l’azienda ha creato un progetto basato su un piano d’azione immediato per dare un netto contributo alle microeconomie territoriali.

Il piano di Comuni a Domicilio si origina da un referente-imprenditore locale il quale realizza un’agenzia digitale su misura del proprio comune. Sarà proprio l’imprenditore locale il nuovo punto di riferimento digitale per imprese e privati della zona. 

I servizi offerti comprendono consulenza digitale, vendita online, consegne a domicilio, e servizi pubblicitari. Il tutto, avvalorato dall’Applicazione territoriale di e-commerce mobile con cui le imprese possono finalmente adottare nuovi canali di vendita digitali in maniera semplificata – specialmente grazie al concittadino-referente locale.  

 

Con Comuni a Domicilio il Tuo Piccolo Comune può diventare GRANDE

Entrando nel network di Comuni A Domicilio puoi trasformare la tua realtà, rendendola più digitale e turisticamente più attraente. Inoltre, apporterai un netto miglioramento del tessuto economico, della tua vita e quella dei tuoi concittadini. 

Il digitale contribuirà ad arricchire il tuo territorio a partire dalle imprese locali, le quali avranno il grande vantaggio di continuare a lavorare anche in situazioni d’emergenza, anche durante pandemie o lockdown, con l’opportunità di raggiungere i propri clienti sempre e dovunque.

Tutto questo, però, è realizzabile solo attraverso imprenditori lungimiranti pronti a mettersi in gioco per un bene più grande: quello di una comunità più al passo con i tempi e di un Paese più competitivo a livello europeo. 

Per comprendere i dettagli della formula Piccoli Comuni Digitali visita questa pagina. E ricorda “Potere ai piccoli!”