5 Errori da evitare se vuoi vendere online

La trasformazione digitale è una tappa fondamentale del percorso di crescita delle piccole e medie imprese italiane, infatti ne abbiamo già parlato in uno dei nostri articoli precedenti. Google trends conferma che le ricerche che coinvolgono parole come “digitale“, “digitalizzazione”, “impresa digitale” e tutte quelle relative all’online hanno mantenuto una posizione di leadership negli ultimi 12 mesi in Italia. 

Ciò rivela che le imprese si stanno adoperando per capire come digitalizzare il proprio business. Ricercano info, conducono test, iniziano a muovere i primi passi digitali. Così, abbiamo analizzato attentamente punti di forza e debolezza di chi già vende online e abbiamo individuato ben 5 errori da evitare.  

 

1. Partire senza strategia

Il digitale non è magia. Perciò occorre una strategia.

Serve una strategia ben ponderata nel tempo e le giuste risorse economiche per metterla in pratica correttamente. 

Imposta degli obiettivi a breve, medio e lungo termine

Poi monitora i risultati e correggi il tiro strada facendo. Mano mano che raggiungi i tuoi obiettivi, puoi fissarne di nuovi. 

Cura i dettagli della strategia online avvalendoti anche del supporto di professionisti, talvolta un occhio esterno con maggiore esperienza può fare la differenza.

 

 

2. Scegliere la piattaforma meno adatta

Se vuoi iniziare a vendere online, una delle prime cose da fare è sicuramente la scelta della piattaforma, il software sul quale costruirai il tuo e-commerce o negozio online. 

La scelta varia a seconda di fattori quali:

  • tempo a disposizione;
  • risorse economiche;
  • obiettivi aziendali;
  • risorse umane;

Ciò determinerà se affidarsi a marketplace (Justeat, Amazon, Comuni a domicilio, Glovo, ecc.); applicazioni dedicate (native o web app, qui trovi una descrizione dettagliata dei pro e i contro di entrambe); oppure un mix di entrambe.

Focus sulle tipologie di marketplace

Volendo adottare la prima soluzione, quella del marketplace, fondamentalmente hai due opzioni: affidarti ad un grande attore come Amazon o Justeat (a seconda del settore in cui operi), o scegliere una piattaforma locale come Comuni a Domicilio. 

Spesso le grandi piattaforme non sono l’ideale per rivolgersi ad un target locale, principalmente per i seguenti motivi:

  • assenza di supporto tecnico da parte di un responsabile in carne ed ossa, vitale per i piccoli imprenditori;
  • assenza di un referente locale che conosca bene il territorio;
  • difficoltà di instaurare un dialogo costruttivo e un confronto su quale sia la migliore strategia da adottare e cosa migliorare; 
  • assenza del servizio di consegna a domicilio;
  • assenza di marketplace trasversali: Justeat, Glovo, Deliveroo sono incentrati solo sul food delivery (consegna di cibo). Mentre, per tutto il non food c’è Amazon. Ma ai servizi chi ci pensa? Ecco che non esistono soluzioni complete e trasversali;
  • focus su consegna a domicilio. Le persone non hanno bisogno solo di cibo a domicilio. I bisogni delle persone sono molteplici, dalla prenotazione di una consulenza/ prestazione fino alla prenotazione di un tavolo. Ecco che molte attività, come centri estetici e parrucchieri, non riuscirebbero a vendere online i propri servizi su piattaforme come Amazon;

Inoltre, più è piccolo il comune di riferimento e meno possibilità ci sono che i big siano presenti, spesso a causa della mancanza di “numeri” sufficienti a sostenere i costi di gestione. 

Ecco perché talvolta può essere utile valutare delle soluzioni più sartoriali come i marketplace territoriali, piattaforme dedicate al proprio comune. Tra questi appunto Comuni a Domicilio, la cui mission è proprio la digitalizzazione delle imprese nei piccoli e medi comuni d’Italia. 

 

 

3. Non curare abbastanza le pagine prodotto

Un altro errore che può essere molto pericoloso è la scarsa manutenzione delle pagine prodotto del tuo ecommerce. I parametri più importanti da considerare sono fondamentalmente tre:

  • Mancanza di informazioni.

La funzione delle descrizioni prodotto è quella di fornire all’utente il maggior numero di informazioni utili e consentirgli di valutare il prodotto al meglio. 

Il cliente vuole essere consapevole di ciò che sta per acquistare, più dettagli vengono forniti, maggiori sono le possibilità che l’utente tornerà per fare un altro ordine. 

Non dimenticare di aggiungere una descrizione dettagliata del prodotto, le modalità di pagamento dell’ordine, le modalità per contattare il venditore, nonché i tempi e i termini di consegna dell’ordine. 

  • Immagini di scarsa qualità. 

Le immagini sono il biglietto da visita principale di un prodotto. 

L’utente che acquista online non ha la possibilità di toccare il prodotto, quindi dipende principalmente da come il prodotto viene mostrato, quindi fotografato. È essenziale scegliere immagini di alta qualità che rappresentino gli oggetti in modo chiaro ed efficace. 

  • Le pagine prodotto non aggiornate.

Questo è un punto molto importante. Immagina la situazione: il cliente ha scelto un prodotto del tuo ecommerce, l’ha aggiunto al carrello, ha pagato e attende con impazienza la consegna del suo acquisto. 

In questo momento il venditore si accorge di aver dimenticato di aggiornare la scheda prodotto e al momento il prodotto è esaurito. Quindi non puoi consegnare il prodotto al cliente. Una situazione spiacevole, vero? In questo caso, la probabilità che il cliente torni da te tendono a zero.

 

4. Trascurare l’esperienza utente

Molto spesso, quando si tratta di fare un acquisto online, la scelta tra perfezionare il pagamento o lasciare in sospeso l’acquisto e abbandonare il sito può dipendere da fattori come: processo di pagamento troppo lungo, pulsante troppo poco appariscente, difficoltà nell’aggiungere un articolo al carrello, prodotti difficili da trovare durante la navigazione tra le categorie. 

Tutti questi dettagli fanno parte del concetto noto come esperienza utente e ignorarli non avrà conseguenze positive per il tuo business online.

Tra i vantaggi di affidarsi ai marketplace c’è anche una migliore esperienza utente, in quanto programmatori e sviluppatori che lavorano alla costruzione di marketplace dedicano tantissime ore al giorno a questa tipologia di test, specialmente lato app mobile.

5. Non mettere in pista una strategia di comunicazione

A che serve un fantastico negozio pieno di merce interessante e una grande vetrina se lo nascondi in una strada buia e semi vuota? 

Ugualmente, puoi essere presente sui migliori marketplace e sulle migliori app di e-commerce e consegne a domicilio, ma se non l’hai comunicato in maniera efficace ai tuoi clienti probabilmente non raggiungerai mai i tuoi obiettivi di vendita. 

L’importanza di una buona strategia di marketing e comunicazione nel contesto di un’attività di vendita online è vitale. 

Studiare una strategia, selezionare i canali di comunicazione migliori per raggiungere clienti nuovi e abituali, informandoli e invitandoli ad acquistare online è alla base. 

Anche in questo caso, affidarti ad un marketplace può essere una buona soluzione. Naturalmente, se il tuo business è locale, la visibilità che ti consente un marketplace di zona è quasi massima. Essendo presente su un marketplace del genere, potresti semplicemente promuovere la novità sui tuoi canali online ufficiali, come facebook a instagram. 

In conclusione, le strategie applicabili sono molteplici. La parte più importante è la valutazione attenta dei tuoi obiettivi aziendali. Ad ogni modo, ora sai quali errori evitare se vuoi iniziare a vendere online o se già lo fai e vuoi avere la certezza di star andando nella direzione giusta. 

Ora però fai tesoro di quanto appreso e prova subito a mettere in pista la tua strategia online, tenendo a mente questi preziosi consigli. 

Scopri le differenze tra app native e web app leggendo questo approfondimento

Se vuoi sapere come avviare la digitalizzazione delle imprese nel tuo comune, visita questa pagina.