Cannabis a domicilio: privacy garantita grazie alla consegna a casa di “weed”

Coltivazione e commercializzazione della Canapa hanno dato vita a vari dibattiti, costituendo un argomento piuttosto complesso e spinoso. Eppure, oggi è possibile ordinare la cannabis a domicilio.

 

La nascita dei Grow shop

Dal 2016, grazie alla legge 242 che ne regolamenta il settore, molto è cambiato in termini di uso di cannabis. In pratica, è permessa la vendita di Cannabis Light, ovvero con un contenuto di THC inferiore allo 0,2%.

Sottostando a queste indicazioni, in Italia sono fioriti (è proprio il caso di dirlo!) i Grow shop, nei quali è possibile trovare moltissimi prodotti a base di Cannabis sativa legale: olii essenziali, birre, farine, semi, cosmesi, profumatori per armadi e molto altro ancora.

Se nel 2018 queste attività commerciali hanno avuto un’incredibile crescita, ad esse si è affiancato un altro tipo di business: quello della cannabis a domicilio.

 

Cannabis Light o Cannabis legale: di cosa si tratta

Come detto in precedenza, la Cannabis commerciabile è quella con un contenuto di THC inferiore allo 0,2%. Perché questa indicazione? Nella Canapa sono presenti, principalmente, due sostanze: THC e CBD.

THC: Si tratta del principale composto psicoattivo contenuto nelle piante di Cannabis. Ovviamente, gli effetti cambiano a seconda della concentrazione, ma normalmente provoca sensazioni di euforia, rilassamento, appesantimento ed appetito.

CBD: conosciuto anche come cannabidiolo, è una sostanza presente nella canapa che non possiede effetti psicoattivi: non crea cioè assuefazione e risulta particolarmente indicata nella cura di determinate patologie.

Per questo, è necessario che la Cannabis venduta abbia una concentrazione limitata di THC, così da non provocare effetti psicotropi.

 

Cannabis a domicilio, anche in forma anonima

I Grow shop si stanno ritagliando un’interessante fetta di mercato, vista la curiosità dimostrata dai clienti.
In Europa, e in altri cinque paesi oltre l’Italia, sono state annunciate leggi favorevoli a coltivazione e vendita. Infatti, si prevede che entro l’anno 2028, il valore di tale mercato oltrepasserà i 123 miliardi di euro.

Grazie a questo aumento di attenzione, sono nate nuove opzioni di business, tra cui la consegna a domicilio della Cannabis.

Il servizio piace non solo per l’innegabile comodità di ricevere la cannabis a casa propria (e di amici) ma, anche, per un discorso di privacy. Infatti, la diffusa disinformazione ed i pregiudizi riguardo l’uso di questa sostanza, hanno non poco frenato chiunque volesse acquistare prodotti a base di canapa. Non solo per sé stessi, ma anche per i propri amici a quattro zampe: sono molti i benefici che la CBD ha sugli animali.

Questo viene risolto grazie al “weed delivery“, garantendo la privacy dell’acquirente: un grande punto di forza del servizio. Si può ricevere il pacco in forma anonima e anche il pagamento è pensato per andare incontro ai clienti, attraverso POS o carta di credito.

La rete sta diventando sempre più capillare, anche per merito delle realtà di home delivery locali, come Comuni a Domicilio, che consegna direttamente a casa tua tutto ciò che vuoi…quindi, se hai voglia di provare un prodotto a base di Canapa, ora hai l’occasione per farlo!

1 commento su “Cannabis a domicilio: privacy garantita grazie alla consegna a casa di “weed””

I commenti sono chiusi.